A perenne ricordo di Don Alessandro Marchi, l’ultimo parroco della antica  chiesina che si trovava a S.Anastasio, chiusa nel 1967, dopo la sua morte, è stata collocata,  recentemente, nella chiesa di Olmo, una lapide per ricordarlo come uomo e come parroco fortemente impegnato nella sua missione durata ben 82 anni!

 

La splendida volta dell’antica chiesetta in S.Anastasio

Il 30 Luglio 1967 Don Alessandro Marchi, il “curatone”, come lo chiamavano per la sua forte personalità, morì: la sua salma, rivestita dei paramenti sacri, fu esposta nella vecchia chiesa di S.Anastasio. Il giorno dopo, nella chiesa parrocchiale, furono celebrate le solenni esequie alla presenza del Vicario Generale della Diocesi, Mons. Tinti, del Custode della Provincia Padre Girolamo Buratti e molti sacerdoti e francescani della diocesi. La salma fu accompagnata poi al cimitero di S.Anastasio. Padre Alessandro Marchi aveva lasciato, prima di morire, al Superiore del Convento, un libretto a risparmio con 200.000 lire da destinarsi alle necessità della nuova chiesa di S. Vincenzo e Anastasio. Nel suo testamento spirituale, redatto il 29 Aprile  e dopo pochi giorni integrato, di suo pugno,  il 5 maggio 1967 aggiunse, per precisare “ ..mi raccomando, la massima semplicità, senza fiori, ma con molte preghiere e SS.Comunioni..”

 Il Testamento spirituale di Don Alessandro Marchi

 Don Alessandro Marchi, il “Curatone”

La Comunità parrocchiale ringrazia l’artista Giuliano Polvani, autore della lapide, e la sua Famiglia che, nel 50° della morte, a perenne ricordo di un Parroco che è rimasto sempre nel cuore dei suoi parrocchiani, ha voluto ricordarlo a tutti noi.